Amicizie di Convenienza: Il Prezzo dell’Opportunismo.
In un mondo di maschere lucide e sorrisi ingannevoli, l’amicizia troppo spesso si tinge di opportunismo, tessendo una trama amara di inganni e falsità. Come foglie che sussurrano promesse al vento solo per cadere silenziose quando l’autunno spoglia l’albero della sua utilità, così si comportano questi cosiddetti amici. Si avvicinano con abbracci caldi, nascondendo artigli freddi, pronti a strappare pezzo dopo pezzo l’anima di chi generosamente apre la porta del proprio cuore e del proprio focolare. Il loro affetto è un fuoco fatuo, un miraggio di lealtà che brilla intensamente solo sotto il sole della prosperità. Ma quando le ombre della sventura si allungano e il freddo della solitudine avvolge l’aria, la loro presenza si dissipa come nebbia al mattino. Abbandonano il campo della battaglia prima che l’ultimo stendardo cada, lasciando dietro di sé solo il silenzio e le cicatrici di chi ha dato tutto senza chiedere nulla.
E quando non c’è più nulla da prendere, quando la fonte del loro guadagno si prosciuga, questi spiriti erranti si trasformano in critici, dipingendo il passato con toni foschi e parole avvelenate. La loro ingratitudine è un coltello che si gira nella ferita, un amaro promemoria che non tutte le strette di mano sono segni di alleanza, né tutti i sorrisi nascono da un sentimento vero. È un racconto tanto commovente quanto crudele, un monito sulla natura umana che, nella sua oscurità, riflette anche la possibilità di riconoscere e valorizzare quei rari e preziosi legami genuini che, al contrario, resistono alle tempeste e si rafforzano con il tempo, brillando come stelle guida in un cielo spesso troppo nuvoloso. Di Franco Reale